Negli ultimi anni mi è capitato di leggere alcune pubblicazioni riguardanti la fisica e molte altre altre riguardanti la religione... tutti convergono sul fatto che non sempre ciò che non si vede significa che non esista e che non sempre un oggetto che ai nostri occhi ha un significato vuol dire che sul serio ha quello specifico significato.
D'altronde tutti sappiamo che il valore di un oggetto viene identificato dalla nostra coscienza, suddivisa a sua volta in "sotto-coscienze" che ci influenzano; la più importa è la cosiddetta coscienza deposito, si chiama così proprio perchè è il deposito inconscio delle nostre esperienze passate.
Quindi quando guardiamo qualcuno o qualcosa, inconsciamente la nostra coscienza deposito ha già classificato ciò che stiamo osservando e tramite le nostre percezioni più palesi come il tocco, lo sguardo, il gusto.. riusciamo a dargli un nome, un attributo: bello, buono, cattivo, brutto.
E se tutto fosse relativo? Così come diceva Einstein?
Quel semplice uomo ha cambiato il mondo perchè ha indotto le persone a non dare per scontate le cose solo perchè si vedono e si toccano. Quindi anche ciò che noi definiamo è relativamente giusto o sbagliato.
Così come il fatto che noi respiriamo ossigeno è un dato scientifico, eppure non vediamo le particelle di ossigeno nell'aria, ma sappiamo per certo che esistono!
Ci sono cose che non sapremo mai se esistano o meno, a volte bisogna solo lasciarsi... il beneficio del Dubbio!
Ho letto che a differenziare ogni singola coscienza sono le formazioni mentali particolari (o anche esperienze): intenzione, convinzione, concentrazione, consapevolezza e visione profonda.
Non tutti abbiamo voglia di pensare e porci certi quesiti, sicuramente chi non lo fa vive meglio, ma credo che morirà ignorante e per ignorante non intendo stupido, ma intendo una persona che ignora.
In particolare mi ha colpito questa frase:
“Per convinzione non si intende "percepire correttamente" ma avere una "sensazione di certezza". [...] Il dubbio è inserito nelle formazioni mentali negativo, invece è utile. Se non si dubita non si ha la possibilità di scoprire la vera natura di ciò che è. [...] Se sei troppo sicuro, se sei sempre convinto, puoi restare prigioniero a lungo delle tue percezioni erronee”.
Quindi quando siamo davvero convinti di qualcosa, chiediamoci sempre:
Siamo davvero sicuri?
D'altronde tutti sappiamo che il valore di un oggetto viene identificato dalla nostra coscienza, suddivisa a sua volta in "sotto-coscienze" che ci influenzano; la più importa è la cosiddetta coscienza deposito, si chiama così proprio perchè è il deposito inconscio delle nostre esperienze passate.
Quindi quando guardiamo qualcuno o qualcosa, inconsciamente la nostra coscienza deposito ha già classificato ciò che stiamo osservando e tramite le nostre percezioni più palesi come il tocco, lo sguardo, il gusto.. riusciamo a dargli un nome, un attributo: bello, buono, cattivo, brutto.
E se tutto fosse relativo? Così come diceva Einstein?
Quel semplice uomo ha cambiato il mondo perchè ha indotto le persone a non dare per scontate le cose solo perchè si vedono e si toccano. Quindi anche ciò che noi definiamo è relativamente giusto o sbagliato.
Così come il fatto che noi respiriamo ossigeno è un dato scientifico, eppure non vediamo le particelle di ossigeno nell'aria, ma sappiamo per certo che esistono!
Ci sono cose che non sapremo mai se esistano o meno, a volte bisogna solo lasciarsi... il beneficio del Dubbio!
Ho letto che a differenziare ogni singola coscienza sono le formazioni mentali particolari (o anche esperienze): intenzione, convinzione, concentrazione, consapevolezza e visione profonda.
Non tutti abbiamo voglia di pensare e porci certi quesiti, sicuramente chi non lo fa vive meglio, ma credo che morirà ignorante e per ignorante non intendo stupido, ma intendo una persona che ignora.
In particolare mi ha colpito questa frase:
“Per convinzione non si intende "percepire correttamente" ma avere una "sensazione di certezza". [...] Il dubbio è inserito nelle formazioni mentali negativo, invece è utile. Se non si dubita non si ha la possibilità di scoprire la vera natura di ciò che è. [...] Se sei troppo sicuro, se sei sempre convinto, puoi restare prigioniero a lungo delle tue percezioni erronee”.
Quindi quando siamo davvero convinti di qualcosa, chiediamoci sempre:
Siamo davvero sicuri?