IL FASCINO DELL'AFRICA
Ma è così possente il fascino dell’Africa, questa vergine nera vi blandisce con carezze così voluttuose e inebrianti; bevete nell’aria un fremito di passione, vi avvolge, vi esalta, vi ubriaca una malia così gagliarda, che nel vostro sangue, nelle vostre vene sentite ardori d’ignoto e “febbri improvvise d’avventura anche insensata, anche folle. Sia il sole occiduo nel cielo infiammato, diffondente per la volta celeste polvere d’oro e sfolgorii di tinte impossibili a definirsi; sia la “Croce del Sud” palpitante di misterioso senso fra i cieli profondi sfavillanti di stelle; sia la pianura immensa, desolata, perdentesi all’orizzonte; siano le ambe temute avvolte nel mistero; o le giornate meravigliose sfolgoranti di serenità; o la pioggia che, istantaneamente cade a torrenti, e, istantaneamente cessa; o le interminabili carovane dei lenti cammelli; o il flagello delle cavallette; o la bellezza degli augelli smaglianti; o l’urlo della iena; o i velocissimi destrieri; o le fantasie indigene; o la bellezza e l’eleganza di forme di questa gente……sia l’anima mia fatta migliore, o rasserenata ancor più dall’ambiente; o l’essere mio vibrante di calda poesia; sia l’inesplicabile, l’irresistibile che si sente, si respira, si beve…..o ciò che pensar si voglia, voi non potete reagire, il fascino africano vi avvince.
Ed è così che io ho sentito l’Africa.
Rosalia Pianavia Vivaldi